UN ALTRA TRISTE VICENDA-SIMILE A QUELLE DI BIBBIANO , COINVOLGE UNA MAMMA RUSSA CUI VENIVA TOLTO IL BAMBINO-BAMBINO CHE , TRA L'ALTRO ,STAREBBE MOLTO MALE

Anna con suo figlio quando erano ancora insieme.


ci troviamo nell'italia di bibbiano, non dimentichiamolo mai , un verminaio venuto alla luce grazie a recenti inchieste e soprattutto un obbrobrio vergognoso di cui ancora non conosciamo bene i confini.
non è detto infatti che questo "sistema bibbiano "sia un caso isolato e che piuttosto non sia venuta alla luce una ramificazione di un cancro metastatico che ,in questo caso, ,non coinvolgerebbe solo la val'd'enza ed alcuni isolati amministratori e assistenti sociali ma, una discreta parte di questo sciagurato paese ove tutto si vende e tutto si compra , compreso la dignità umana i sentimenti e l'amore (ed il dolore) di una madre e di un bambino .
infatti, come certamente saprete, nel caso di #bibbiano, a giudicare dai primi risultati dell'indagine della magistratura
e degli inquirenti, una commistione indecorosa di diversi soggetti che si dovrebbero soltanto occupare di garantire alle famiglie, più o meno in difficoltà , di continuare a crescere i propri bimbi, si occupava invece di toglierli ,i bambini, a queste famiglie in difficoltà.
si trattava in genere,per quest'ultime , di famiglie e di persone isolate, facilmente colpibili, in quanto indifese, impossibilitate a pagarsi un buon avvocato.
come indifesa, povera e non capace di pagarsi un buon avvocato ,forse e chissà ed a voler esser maliziosi (ma è ancora troppo presto per dirlo) , deve esser parsa a qualcuno la signora russa che vedete effigiata in foto .
Si tratta della signora Anna Varganova, madre "single" di un bimbo di cinque anni.
Questa donna di nazionalità russa aveva dato alla luce un bambino con un italiano, tuttavia ,in seguito, costui ha rifiutato di riconoscerlo e la donna ha dovuto iniziare a intraprendere un percorso difficile, a crescere suo figlio da sola,cosa che,peraltro fanno moltissime donne al giorno d'oggi senza problemi.
Il bambino è nato in Italia, ma allo stesso tempo ha la sola cittadinanza russa (cosa che ha la sua importanza, come vedrete)
il bimbo di anna varganova 

Anna in Italia non ha proprietà immobiliari ma vive in una stanza in un pensionato mentre nella sua città di origine, Engels , nella Russia meridionale possiede un appartamento. Orbene Anna aveva in programma di tornare con suo figlio ,come suo pieno diritto,nella sua terra natale .
Ma, come Lei stessa ricostruisce ed ammette alla redazione di 360tv.ru che, la ha intervistata, a tal proposito commise un sesquipedale , gravissimo errore.
Quello di anticipare ,ai servizi sociali del centro abitato in cui risiede in italia (non lo possiamo dire , gli stessi media russi hanno deciso di non citarlo, vi possiamo solo dire che si trova nel sud dell'italia N.D.T.)la sua intenzione di lasciare il "bel paese" per tornare in russia.
A questo punto la situazione, rapidamente precipita.
C'è una drammatica convocazione della donna presso un ufficio, quello locale dell'ufficio immigrazione ad inizio agosto.
Nel racconto fatto da Varganova a 360tv.ru in quell'occasione, mamma e figlio, sono costretti a separarsi, ed è proprio in quel breve lasso di tempo che ,mentre la mamma è soggetta ad una serie di domande ,i servizi sociali approfittando della sua assenza intervengono e prendono in consegna il bimbo di cinque anni .
Da allora, per tre giorni, tre giorni da incubo, La madre non ha notizie del suo piccolo .
Solo in seguito viene informata del suo destino, un destino comune a tanti altri bambini -ad Anna da allora, viene concesso "il diritto "di parlare con il ragazzino per due volte a settimana e, solo per dieci minuti per volta Allo stesso tempo, i servizi sociali seguono da vicino, monitorandoli attentamente, i loro brevi incontri.
Il bambino , spiega Anna,viene portato agli sporadici colloqui come" sotto scorta militare" mentre la madre neppure è a conoscenza di dove si trovi.
Colloqui che diventano quasi tragici, Anna nota che suo figlio sta come appassendo come un fiore reciso "si sente malissimo" spiega la donna all'intervistatore :"Lo hanno messo contro di me ! Gli dicono: "questa mamma ti ha lasciato" (una frase che abbiamo sentito anche nel caso bibbiano, pare trattarsi si un autentico mantra dei servizi sociali italiani, quindi.N.D.T.) .
La donna ,parlando del suo passato, dice che è sempre stata felice con il suo bambino:“Abbiamo sempre avuto una vita meravigliosa insieme- lui mi ama ", ha detto Anna a proposito dell'atteggiamento di suo figlio verso di lei.
A questo punto l'intervistata da sfogo al suo comprensibile risentimento- ella è convinta che il suo bambino gli sia stato letteralmente rubato per essere altrettanto letteralmente venduto ad una famiglia benestante ma, sterile del territorio del sud italia (nell'articolo più volte sono riportati i verbi "vendere" e "acquistare"N.D.T.).
La signora russa ritiene infatti che i servizi sociali italiani in realtà non siano preoccupati per le condizioni di vita di suo figlio. I servizi sociali hanno uno scopo diverso: "Non vogliono aiutare il bambino, ma guadagnare soldi. Molte italiane e italiani sterili non aspettano che si verifichi un simile caso ",
Attualmente la Varganova , a cui è stata tolta la potestà genitoriale, ha chiesto aiuto alle autorità consolari russe ,autorità che sono informate sulla situazione,,come riferisce RIA-Novosti.
A corroborare la preoccupante tesi della madre c'è una delle figure meglio informate sulla questione in russia.
Si tratta di Irina (Frolova) Bergset , una persona spesso ospitata nelle trasmissioni televisive russe la donna a capo del movimento pubblico internazionale delle madri russe(un ente nato per proteggere i diritti dei genitori russi in giro per il mondo- foto sotto)
.
Irina Bergset, concorda sul fatto che un bambino russo potrebbe davvero voler essere venduto a una coppia ricca senza figli. La Bergset ha detto che in Italia ci sono molte storie del genere e che i servizi sociali guadagnano vendendo bambini a famiglie italiane benestanti. Secondo la Bergset questi bambini "sono ben acquistati fino all'età di cinque anni".
La Bergset che si occupa da anni di queste delicatissime questioni recentemente salite agli onori della cronaca ha aggiunto che i giornali italiani stanno attualmente scrivendo sul cosiddetto "Caso degli angeli e dei demoni". Racconta di bambini che vengono venduti alle famiglie di altre persone. I servizi sociali italiani ,secondo la bergset guadagnano denaro su tutto questo. Secondo lei, molte donne nel sud Italia sono sterili. Pertanto, adottare un bambino per loro è l'unica via d'uscita.
"I bambini piccoli sono dapprima scelti a quella età , sono di facile adattamento . Esiste un requisito ed è l' età del minore Sino a cinque anni, sono ben acquistati (testuale e virgolettate parole della Bergset N.D.T.) . Le ricche famiglie italiane prendono questi bambini e poi li crescono"
Per concludere questo lungo e drammatico post (vi assicuro che per me è più facile parlare di bombe e ammazzamenti che di questi temi ) vi segnalo due cose.
Tornando a Varganova, la signora è convinta che i servizi sociali italiani siano prevenuti contro di lei:"I servizi sociali italiani ce l'hanno con me" -conclude con quello che è anche il titolo dell'articolo di 360tv.ru mentre la Bergset spiega che la russia, nel 2011 ha firmato una convenzione che si è rivelata un autentico e clamoroso autogoal .
si tratta di una convenzione che permette , in seguito alla decisione di un tribunale dei minori di un qualsivoglia paese ,o persino di una richiesta di codesti tribunali, di estradare un minore di cittadinanza russa.
un autentica follia, fa notare la bergset che conclude spiegando che ,in questo modo, qualunque minore con cittadinanza russa che si trovi nel territorio di un paese straniero è facilmente soggetto, (sia anna varganova che suo figlio posseggono unicamente la cittadinanza russa) a diventare letteralmente "ostaggio di ogni situazione, di qualsiasi calunnia "
COMMENTO DEL TRADUTTORE : fin qui la traduzione letterale dell'articolo di 360tv.ru , il cui tono è durissimo (e il frasario usato ancor di più !)- a questo punto devo lasciare il diritto di replica se rappresentanti degli enti statuali che hanno addotto il bambino a questa madreo chicchessia si sentissero in diritto/dovere a replicare alle parole di anna varganova ed irina bergset possono farlo chiedendomi ospitalità-saro' lieto su facebook e nel mio blog di fare sentire anche la "loro campana"senza alcuna censura e con completa onestà intellettuale .
nel concludere questa mia faticaccia ,ricordo a tutti che questo è anche il giorno dell'arresto, a napoli, sempre nel sud italia, di un top manager russo, alexander korshunov, su mandato interpol,spiccato dagli americani
la contemporanea diffusione, nei principali multimedia russi della vicenda di anna varganova,la quale presto sarà ospite delle principali televisioni russe con la sua storia (statene certi) con quella dell'arresto di korshunov, rischia di fare apparire ai russi il nostro paese come un posto insicuro per i cittadini russi, e l'italia come un paese assai meno amico di quello che si pensava in precedenza.
e, noi, con i nostri gravissimi problemi economici , dopo aver subito il colpo delle sanzioni russe sul nostro export agro-alimentare (4 miliardi all'anno di perdita secca sulla bilancia commerciale) non ci possiamo anche permettere di perdere altre quote (turismo e investimenti ).






















LINKhttps://360tv.ru/news/mir/otobrali-rebenka-u-materi-odinochki/
LINKhttps://www.vesti.ru/doc.html?id=3186039&cid=8&fbclid=IwAR0tO4xlCC_PKoNSnfLJXRynA_qFNi_9v8SDAaePWV0pSWlbxiLrN-jVO7c

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