NELL'UCRAINA MAIDANITA -AMICA ED ALLEATA DELL'EUROPA -AD UNA PENSIONATA BASTA UNA TELEFONATA AL FIGLIO PER ANDARE IN GALERA

PENSIONATA DI 63 ANNI RESIDENTE A #TREHISBENKA, NEL DONBASS OCCUPATO DAI MAIDANITI AMICI DELLA NOSTRA EUROPA , VIENE CONDANNATA A CINQUE ANNI DI PRIGIONE...LA SUA COLPA....UNA TELEFONATA AL FIGLIO INVALIDO, UN QUARANTENNE, CHE RISIEDE A #SLAVIANOSERBSK IN LNR.
si lo so che sembra assurdo ma, è quello che normalmente avviane in un paese, l'ucraina golpista  e maidanita impegnata attualmente in un conflitto fratricida con le due repubbliche "filorusse " del donbass. ed è da quella di lugansk (LNR) che ci arriva questa assurda e sconvolgente storia, raccontata in un video che vi proponiamo da un civile  che come potete ben notare è affetto da un gravissimo problema alla vista, tanto da non poter lavorare e di conseguenza di poter sopravvivere soltanto grazie ad un lavoretto come guardia notturna ed alla pensione di  invalidità civile ,a lui elargita dalle competenti autorità della LNR.
ebbene l'uomo che vedete ,si chiama serghiei artemov e ,si è rivolto al dipartimento del ministero della sicurezza nazionale della LNR (MGB-LNR) rilasciando una dichiarazione drammatica e ,raccontando la incredibile vicenda che ha portato sua madre una pensionata sessantreenne , a finire in un carcere ucraino-condannata a ben cinque anni di privazione della libertà.
il racconto dell'uomo è raggelante.
in pratica sua madre ha avuto un unica colpa, quella di aver interloquito con lui, rimasto dall'altra parte della barricata ,in una serie di conversazioni telefoniche.
tali conversazioni, con il figlio, vennero evidentemente intercettate e considerate dai servizi di sicurezza ucraini (SBU ,la famigerata polizia segreta ucraina N.D.T.) alla stregua di atti dimostranti la  complicità con il terrorismo da parte dell'anziana.
per codesto motivo ,come spiega artemov, con queste risibili ed orwelliane accuse infondate, il tribunale distrettuale locale ,ha poi condannato, in via definitiva sua madre alla pena di cinque anni di carcere.
lo stesso artemov, nel suo video, precisa di essere un civile (cosa evidente a tutti anche a causa del suo grave handicap)di non aver mai fatto parte della milizia ne di essere un suo fiancheggiatore  e che, le autorità degli occupanti kieviani hanno accusato la sua povera madre di avergli fornito, nel corso delle telefonate con lui intercorse, informazioni di interesse militare.
cosa che ovviamente l'invalido nega recisamente .
dopo aver ricordato, l'artemov, che il tribunale ha ritenuto sufficiente le prove addotte, per poi promulgare la condanna di sua madre,si rivolgeva ,con questo video alle competenti organizzazioni ed autorità internazionali.
la speranza dell'uomo che è dovuto sfuggire nel 2014 verso est, abbandonando la zona del donbass occupata dai nazi-battaglioni dei kieviani, che , a quel tempo esercitavano spaventose rappresaglie nei confronti dei civili russofoni (la fascia di trehbisenda-schastie-lysichansk è nota per essere composta da villaggi cosacchi e fu sottoposta ,nel 2014 ad operazioni punitive di cui ancora non conosciamo il tragico bilancio in vite umane N.D.T.) )è infatti che qualcuno, dall'estero ,si muova per fare pressioni su kiev e far rilasciare sua madre.
noi ci crediamo poco,nell'intervento delle fin qui silenti organizzazioni umanitarie internazionali,tuttavia  l'unica cosa che possiamo fare è diffondere,in italia, coi nostri modestissimi mezzi, questa drammatica notizia.,sperando che, almeno uno o due dei nostri politici, rinsavisca improvvisamente......



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