ASSE FRANCO-TEDESCO CONTRO NUOVE SANZIONI ALLA RUSSIA- NON GIUNGE LA VOCE DELL'ITALIA
non ha fatto giri di parole il titolare del ministero degli esteri della repubblica federale tedesca,heiko maas (in foto) ,riferendosi alle richieste, giunge da parte dell'ucraina maidanta, della promulgazione di un nuovo pacchetto di sanzioni alla russia, a causa degli eventi del mare d'azov .
maas è stato estremamente chiaro ,come detto le sue parole non abbisognano di alcuna interpretazione e ,unite allo strano silenzio del suo omologo italiano sullo stesso tema ,fanno balenare l'idea che, ormai ci siano due europe, una maggioritaria in numero di nazioni ed abitanti , composta serie di paesi che rimangono vicini all'asse franco-tedesco e continuano a dialogare con la russia sperando in una pronta ricomposizione del conflitto del donbass.
un altra , minoritaria,composta dai paesi baltici, dalla polonia e dalla romania, (quest' ultima divenuta vassallo USA a tutti gli effetti) che ,aizzati dall'america, continuano a cercare lo scontro con la russia e vorrebbero sfruttare l'occasione per promulgare sempre nuove sanzioni al semplice scopo di perpetuare questa guerra utile al burattinaio d'oltreoceano.
dell'italia "del cambiamento" non si sente la voce al riguardo ma, c'è da temere che l'esecutivo, spinto dai suoi misteriosi,quasi antropologici, risentimenti anti francesi ed anti tedeschi, finisca con l'appiattirsi sulla seconda posizione e ,dunque,sugli USA.
le conseguenze sui rapporti con un paese storicamente amico come la russia, già si avvertono e , presto ,continuando così le cose, nonostante la proverbiale pazienza dell'"orso russo" potrebbero divenire irreparabili.
ora torniamo ad haas il quale, come detto non ha usato giri di parole,durante una sua visita di stato in portogallo:"Ora il nostro pensiero va a disinnescare il conflitto. Pertanto, al momento, credo che sarebbe del tutto sbagliato parlare di nuove sanzioni, poiché si vanno compiendo sforzi proprio per ridurre le tensioni. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per facilitare l'allentamento di questo conflitto ".
Maas ha altresì osservato che Germania e Francia intendono fare da intermediari tra Russia e Ucraina prima del vertice. A Berlino ,presto, si terrà un incontro di consiglieri di politica estera dei leader dei quattro paesi nel "formato normanno".
Maas ha anche detto che l'imposizione di nuove sanzioni non è nel programma della UE "Non vedo la possibilità che si crei un nucleo di consenso all'interno dell'UE in merito all'imposizione di nuove sanzioni",confermando una precisa linea politica tedesca in precedenza affermata ,in casa dell' "oste" ,dall'ambasciatore tedesco a kiev, Ernst Reichel.il quale si è espresso chiaramente contro la imposizione di nuove sanzioni antirusse.
C'è tuttavia un avanguardia di paesi russofobi come la lituania che il 7 dicembre ha introdotto nuove sanzioni contro la Federazione russa per protesta contro quanto accaduto nello stretto di Kerch.
Ricordiamo che in Europa, dell'introduzione di nuove sanzioni contro la Russia si è iniziato a parlare dopo l'incidente nello stretto di Kerch del 25 novembre scorso, quando tre navi della marina militare ucraina hanno violato il confine marittimo russo, non rispondendo alle richieste legali delle delle navi della flotta del Mar Nero della Federazione Russa e di quelle del servizio di guardie di confine della FSB di fermarsi immediatamente. Di conseguenza, sono state tratte alla rada e, gli autori dello sconfinamento, sono attualmente detenuti.
LINKhttps://rossaprimavera.ru/news/009fc45b
maas è stato estremamente chiaro ,come detto le sue parole non abbisognano di alcuna interpretazione e ,unite allo strano silenzio del suo omologo italiano sullo stesso tema ,fanno balenare l'idea che, ormai ci siano due europe, una maggioritaria in numero di nazioni ed abitanti , composta serie di paesi che rimangono vicini all'asse franco-tedesco e continuano a dialogare con la russia sperando in una pronta ricomposizione del conflitto del donbass.
un altra , minoritaria,composta dai paesi baltici, dalla polonia e dalla romania, (quest' ultima divenuta vassallo USA a tutti gli effetti) che ,aizzati dall'america, continuano a cercare lo scontro con la russia e vorrebbero sfruttare l'occasione per promulgare sempre nuove sanzioni al semplice scopo di perpetuare questa guerra utile al burattinaio d'oltreoceano.
dell'italia "del cambiamento" non si sente la voce al riguardo ma, c'è da temere che l'esecutivo, spinto dai suoi misteriosi,quasi antropologici, risentimenti anti francesi ed anti tedeschi, finisca con l'appiattirsi sulla seconda posizione e ,dunque,sugli USA.
le conseguenze sui rapporti con un paese storicamente amico come la russia, già si avvertono e , presto ,continuando così le cose, nonostante la proverbiale pazienza dell'"orso russo" potrebbero divenire irreparabili.
ora torniamo ad haas il quale, come detto non ha usato giri di parole,durante una sua visita di stato in portogallo:"Ora il nostro pensiero va a disinnescare il conflitto. Pertanto, al momento, credo che sarebbe del tutto sbagliato parlare di nuove sanzioni, poiché si vanno compiendo sforzi proprio per ridurre le tensioni. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per facilitare l'allentamento di questo conflitto ".
Maas ha altresì osservato che Germania e Francia intendono fare da intermediari tra Russia e Ucraina prima del vertice. A Berlino ,presto, si terrà un incontro di consiglieri di politica estera dei leader dei quattro paesi nel "formato normanno".
Maas ha anche detto che l'imposizione di nuove sanzioni non è nel programma della UE "Non vedo la possibilità che si crei un nucleo di consenso all'interno dell'UE in merito all'imposizione di nuove sanzioni",confermando una precisa linea politica tedesca in precedenza affermata ,in casa dell' "oste" ,dall'ambasciatore tedesco a kiev, Ernst Reichel.il quale si è espresso chiaramente contro la imposizione di nuove sanzioni antirusse.
C'è tuttavia un avanguardia di paesi russofobi come la lituania che il 7 dicembre ha introdotto nuove sanzioni contro la Federazione russa per protesta contro quanto accaduto nello stretto di Kerch.
Ricordiamo che in Europa, dell'introduzione di nuove sanzioni contro la Russia si è iniziato a parlare dopo l'incidente nello stretto di Kerch del 25 novembre scorso, quando tre navi della marina militare ucraina hanno violato il confine marittimo russo, non rispondendo alle richieste legali delle delle navi della flotta del Mar Nero della Federazione Russa e di quelle del servizio di guardie di confine della FSB di fermarsi immediatamente. Di conseguenza, sono state tratte alla rada e, gli autori dello sconfinamento, sono attualmente detenuti.
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