ATTACCO ISRAELIANO SU POSIZIONI SIRIANE-NON VI SONO VITTIME MA IL NERVOSISMO DEGLI EBRAICI SI AVVICINA ORMAI AL PUNTO DI ROTTURA

un attacco avvenuto ieri ma di cui possiamo solo oggi riferirVi grazie ai report apparsi oggi, su diversi media russi
ma, in pratica cosa è successo ?
è avvenuto che le forze armate d'israele (zahal) hanno lanciato un missile anticarro a lunga gittata di tipo "spike" su una fortificazione retta da reparti di miliziani fedeli ad assad della NSO (forze di difesa nazionale)
ad essere colpito e distrutto totalmente, sarebbe stato un check-point nei pressi del villaggio di Khan-Arnabeh. Non ci sono vittime tra i miliziani che lo occupavano.
Secondo altre fonti non un singolo missile anticarro ma più missili sarebbero stati lanciati sul posto di blocco.
La infrastruttura militare distrutta si trova del lato siriano delle alture del golan.
E,ieri,ancora una volta la ZAHAL ha attuato,una rappresaglia.
L'esercito israeliano ha sempre colpito,per rappresaglia le forze armate siriane, se nella parte ,da lor, occupata delle alture del Golan cade un proiettile o una bomba di mortaio.
E,la milizia siriana ha confermato che durante un lancio di colpi di mortaio verso islamisti, che una delle bombe è caduta nel territorio del Golan siriano occupato da israele.
Il successo che sta incontrando l'offensiva campale su larga scala dell'esercito arabo siriana nel sud-siria sta facendo molto innervosire Tel Aviv. Israele ,come vi abbiamo spiegato, aveva in programma di creare una zona cuscinetto di larghezza di circa 40 chilometri dalle alture del Golan sotto il controllo delle milizie "amichevoli". Tuttavia, questi piani si stanno letteralmente sgretolando sotto i colpi siro-russi
Inoltre c'è un altro problema vero o inventato che crea molti mal di testa ad israele.
La possibilità cioè che ,le forze imponenti, chiamate a raccolta dai siriani per sferrare un potente colpo contro le roccaforti islamiste del sud-siria,possono essere .utilizzate non solo per liberare tali aree dalla presenza dei terroristi ma,anche per la liberazione di quelle aree di territorio siriano (parte alture del golan) occupate da Israele ,già da giugno 1967, durante la guerra dei sei giorni.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta per discutere la questione della zona smilitarizzata nelle alture del Golan con il presidente russo Vladimir Putin durante la sua visita a Mosca il 11 luglio, che tra l'altro, è già la terza durante quest' ultimo anno.

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