JUNCKER SI RIBELLA ALLA FOLLE DECISIONE USA DI IMPORRE SANZIONI ALLE AZIENDE CHE COLLABORANO CON LA GAZPROM.
La Commissione europea è pronta a prendere misure di emergenza nel caso in cui le sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia mettessero in pericolo la sicurezza energetica dell'Unione europea, lo ha detto in una nota il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ,una nota che il lussemburghese , ha rilasciato dopo l'incontro con i commissari europei ,avvenuto oggi.
Gli i nteressi degli Stati Uniti non dovrebbero avere la priorità sulla sicurezza energetica dell'Europa, spiegava Juncker :"il disegno di legge approvato dalla camera degli Stati Uniti può avere conseguenze imprevedibili da una sola parte (europa N.D.T.) , che potrebbero afflliggere gli interessi della UE in materia di sicurezza energetica"-in particolare ,in Europa ,si teme che le nuove sanzioni degli Stati Uniti possano ostacolare lo sviluppo del sistema di gasdotti, che viene utilizzato per il trasporto del gas russo attraverso l'Ucraina verso l'Europa.
"Questo è il motivo per cui oggi la Commissione ha deciso che, se i nostri interessi non verranno sufficientemente presi in considerazione, saremo pronti a prendere i provvedimenti opportuni entro pochi giorni", - proseguiva juncker nel comunicato. Quale tipo di misure ,juncker abbia intenzione di prendere , non veniva stato specificato nel testo della importante comunicazione .
Comunque la Commissione europea ha sottolineato che intende ancora di aderire al regime di sanzioni esistenti contro la federazione russa e questo al fine di ottenere la piena attuazione dell'accordo di Minsk da parte della stessa Russia. "Questo è un obiettivo chiave , che accomuna la UE e gli Stati Uniti".
Per la precisione la preoccupazione dei vertici dell'eurozona è massima per il colossale impianto di trattamento di gas liquefatto della gazprom ,il SPG-"baltiskij" che dovrebbe essee completato entro il 2020 e che , secondo tutte le previsioni dovrebbe fornire all' Europa fino a 15 milioni di tonnellate di gas liquefatto all'anno.
Ricordiamo la spiegazione della potente risposta europea, ieri, Martedì 25 luglio, ,la Camera dei Rappresentanti USA a stragrande maggioranza ha approvato una legge che consente alle autorità americane di introdurre nuove sanzioni "individuali" contro qualsivoglia soggetto o compagnia internazionale o qualsivoglia investitore intenzionato a partecipare alla costruzione delle condotte atte all'esportazione di gas dalla russia.Nella buona sostanza ,per esempio, se l'italiana ENI collaborasse con la GAZPROM per la costruzione del suddetto SPG-"baltiskij" verrebbe sanzionata dagli USA!
In effetti,nel testo del progetto di legge,non vi è un rierimento a nuove sanzioni contro soggetti giuridiche russi ma, come vedete ,gli effetti potrebbero essere catastrofici sia per l'economia russa ma soprattutto per quella europea.
A questo punto,ricordando che la russia ,rappresenta,e di gran lunga , il più grande fornitore di energia per l'Unione europea, veniamo a due reazioni di pezzi da 90 della federazione.
Il senatore ed eroe di guerra Franz Klinzevich diceva che l'approvazione di queste nuove sanzioni ,segna l'inizio di una nuova guerra fredda,mentre per Alecsei Pushkov,capo della commisione sulla informazione del consiglio della federazione (parlamento) queste nuove sanzioni non rappresentano altro che "una nuova tappa nel confronto ,sempre più duro, tra russia ed USA".
Ma cosa avrebbe scatenato la follia di queste sanzioni,più ancora dell'impianto sul baltico nel progetto di legge si fa riferimento ad un preciso progetto di trasporto di gas.
In particolare ,si parla di un progetto russo-tedesco.
Si tratta del "nord-stream 2" che, dalla Russia passando sotto il Mar Baltico verso la Germania,taglierebbe fuori l'Ucraina.
Secondo i genii che hanno scritto le nuove sanzioni,tale progetto "minaccia la sicurezza energetica dell'Ucraina ".
Da qui l'esigenza di bloccarlo con tutti i mezzi a disposizione,costi quel che costi....
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